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domenica 25 maggio 2014

ZTL di Corso Vittorio Emanuele a PESCARA

PREMESSA

Questo studio è stato realizzato in sinergia con Aristide Ricci, mio compagno di liceo, che si occupa di trasporti da oltre un trentennio; con lui, e in futuro anche con altri professionisti, che vorranno partecipare, pensiamo di offrire su questo blog delle riflessioni su vari argomenti che riguardano la città di Pescara, le città  abruzzesi e la Regione, per sottoporle all’attenzione degli amministratori pubblici.

Questo è il primo documento, elaborato prima dell’avvio della ZTL di Corso Vittorio Emanuele a Pescara.

Lo abbiamo realizzato nel mese di Gennaio ed è stato pubblicato in un articolo senza immagini da Il Messaggero a nome di Aristide Ricci:

IL Messaggero 23 febbraio 2014
La rotatoria farà ritardare i pullman extraurbani
LA LETTERA
«La rotatoria di via De Gasperi e la nuova bretella rischiano di determinare gravi ritardi per i pullman che da Pescara effettuano corse
no-stop con Roma o altre località interregionali e questo succede perché sono stati trascurati alcuni aspetti molto importanti riguardo alla viabilità cittadina».  Sindacalista di grande esperienza maturata in anni di servizio all'Arpa, Aristide Ricci esprime le profonde perplessità, condivise da operatori del settore, in merito alla rivoluzione del traffico concepita dall'amministrazione Mascia.
Ricci focalizza il suo intervento sugli effetti della rotatoria cui confluirà il traffico proveniente da via De Gasperi, da via Teramo, da via del Circuito e via Ferrari, dalla stazione e dalla bretella che taglia Corso Vittorio: «Le auto private provenienti dalla Statale Adriatica e dirette verso sud troveranno più agevole procedere verso la rotatoria del Rampigna e viale D'Annunzio, piuttosto che imboccare corso Vittorio Emanuele passando per via Caduta del Forte. Ma viale D'Annunzio è un'arteria già intasata, soprattutto nelle ore di punta, e farvi convergere nuovi volumi di traffico equivale a rendere quella zona invivibile, per i negozianti e per i residenti tutti - spiega Ricci-. Inoltre i pullman che svolgono servizi no-stop, arrivati all'altezza della nuova rotatoria incontreranno i veicoli dirottati da corso Vittorio Emanuele verso l'area di risulta e via del Circuito».
Secondo l'esperto «non è difficile intuire i ritardi che tali servizi potranno accumulare sulla tabella di marcia, con inevitabile malcontento di tanti pendolari che ogni giorno utilizzano il trasporto pubblico per lavoro e per studio».
Chiede Ricci: «Perché non si è pensato, invece, a una nuova corsia preferenziale sul lato mare di corso Vittorio, piuttosto che allargare i marciapiedi? I bus scorrerebbero più velocemente in direzione sud-nord, sia quelli provenienti da via Conte di Ruvo, sia da viale Marconi, così come avviene per la viabilità pubblica sulla corsia preferenziale lato monte direzione nord-sud, permettendo il passaggio dei mezzi privati al centro della carreggiata di corso Vittorio Emanuele nei due sensi di marcia».

Ma l'accoglienza che ha avuto dai nostri amministratori non è stata nemmeno "minima", chiusi come erano nel loro palazzetto del potere.
Eppure, ci sembra che la proposta sia stata molto di buon senso e soprattutto metteva in risalto quelli che erano i rischi a cui si sarebbe andato incontro: il traffico eccessivo su via D'annunzio e sulla rotatoria di via Teramo e i ritardi che avrebbero accumulato i trasporti pubblici.

A conti fatti avevamo ragione perchè i dati dei tempi di percorrenza su quell'arteria, il traffico eccessivo e il peggioramento della qualità dell'aria di quel quartiere sono sotto gli occhi di tutti.
Un provvedimento contestato da tutta la città e soprattutto dagli operatori commerciali di corso Vittorio Emanuele.


LO STUDIO

Nelle polemiche di questi ultimi giorni e dopo il Consiglio Comunale “arroventato” sulla ZTL di Corso Vittorio, ci pare che sia stato trascurato un aspetto importantissimo e cioè che le auto che arrivano dall’altezza della Stazione saranno deviate verso la nuova rotatoria di via Teramo, via De Gasperi, via del Circuito, come nell’immagine seguente:



Figura 1: l'area di risulta della Stazione dove sarà realizzata  la deviazione del traffico dalla Nazionale Adriatica (corso Vittorio Emanuele) verso la rotatoria di via Teramo (in colore rosso).



E, in senso contrario dirette a nord, saranno deviate per via Teramo fino alla rotatoria (in rosso), dove incontreranno il traffico proveniente da via D’annunzio (in bleu), già intenso di per sé.
I veicoli diretti a sud, e deviati dalla S.S. Adriatica, troveranno d’altronde più agevole e naturale procedere verso la rotatoria di Campo Rampigna e quindi verso via D’annunzio, piuttosto che tornare di nuovo verso Corso V. Emanuele e il Comune attraverso via Caduta del Forte (salvo che qualcuno non debba andarci espressamente):



Figura 2: in colore rosso il nuovo percorso nell'area di risulta e i collegamenti con via Teramo e via Caduta del Forte (Comune - Teatro Massimo). In colore bleu il traffico verso via D'annunzio.

Via D’annunzio è una strada già molto intasata di traffico,  e farvi convergere i volumi di traffico veicolare aggiuntivi (quello della Nazionale) significa rendere quella zona invivibile per i negozianti e per gli abitanti tutti.

Inoltre, i mezzi di trasporto pubblico che svolgono servizi no-stop diretti  al terminal bus della Stazione provenienti da viale D’Annunzio e piazza dei Dalmati (Campo Rampigna), arrivati all’altezza della nuova rotatoria-spartitraffico di via Teramo, incontreranno  i veicoli dirottati da Corso Vittorio Emanuele verso la nuova strada dell’area di risulta (quella rossa, in direzione sud-nord).
E’ facile intuire i ritardi che tali servizi subiranno rispetto alla tabella di marcia prevista, con l’inevitabile malcontento dei numerosi pendolari che ogni giorno sono diretti al terminal-bus della Stazione, e che utilizzano i mezzi pubblici di trasporto per lavoro, per studio ed altro! 

Non vorremmo che parte di coloro che scelgono il trasporto pubblico per spostarsi ritornassero all’auto privata !
(Misure simili con la deviazione del traffico dalla riviera di Montesilvano verso viale Bovio sono state già sperimentate in passato:  fu un disastro totale!  Perché riprovarci ancora ? Non è bastato  a Carlo Masci aver già rovinato tre piazze ? –piazza S. Francesco, piazza Duca a Zanni, e la rotonda Paolucci- ).

Che bisogno c’è di realizzare una zona a traffico limitato (ZTL) in una parte di Corso Vittorio   Emanuele ?   


Non sarebbe meglio realizzare una corsia preferenziale  su Corso Vittorio Emanuele, anche sul lato mare (invece di allargare i marciapiedi), in modo da averne due sia per  gli autobus sia per la futura filovia (che è indispensabile per la mobilità urbana generale, indipendentemente dai “casini” che sono successi e dalle storture del progetto – mancanza di accesso ai disabili, fondo stradale superficiale non adeguato – perché quello di fondo non dovrebbe avere problemi visto che lì una volta ci passava il treno -, etc…) ?

Questa soluzione potrebbe essere accolta anche adesso, a lavori contestatissimi in corso.

Le poche automobili quasi stabilmente parcheggiate sul lato mare si potrebbero trasferire nell’area di risulta (o nel parcheggio privato posizionato a fianco del Bar delle Rose). 
Dov’è il problema ?
I bus scorrerebbero facilmente anche in quel lato, soprattutto quelli che provengono dall’incrocio di Piazza Duca d’Aosta (Comune) e da via Conte di Ruvo (provenienti dall’interno della Provincia, che sono la maggioranza), e anche quelli che provengono da via Marconi (sud).

Così come adesso sul lato monte scorrono i bus diretti all’interno (quelli che girano in via Caduta del Forte) o a sud (quelli che proseguono verso Villaggio Alcione e S. Silvestro). 

L’importante è rendere più fluida la circolazione dei mezzi pubblici di trasporto su Corso V. Emanuele, nel tratto compreso tra via Conte di Ruvo o il Comune e la Stazione Ferroviaria, che è quello più intasato.

Perciò al centro di Corso Vittorio Emanuele si potrebbe lasciar scorrere, come adesso, il traffico della Nazionale Adriatica, sia verso sud e verso via Marconi sia verso nord, senza che vada a confluire sulla direttrice parallela e interna di via D’annunzio.


Corso V. Emanuele con due corsie preferenziali per gli autobus


Che bisogno c’è della ZTL con i marciapiedi più larghi? Non sono sufficienti così come sono adesso? Per i negozianti di quella zona non cambia assolutamente niente se potranno disporre  di  marciapiedi più larghi.

Ecco perché si potrebbe realizzare la doppia corsia preferenziale, lasciando i marciapiedi così come sono (tranne che per qualche spigolo da sistemare, che interromperebbe la corsia preferenziale), senza spendere inutilmente i soldi della comunità per quella pedonalizzazione che sta suscitando enormi proteste.

Come nell’immagine che segue, salvo verificare le esatte misure delle corsie, nel rispetto delle norme stradali:


corso V. Emanuele, lato mare, all’altezza di via Teramo- via Ravenna (palazzo delle Poste)

(Si tratterebbe, forse, solo di spostare l’edicola all’angolo della Banca Nazionale del Lavoro, chiusa oltretutto da quando un’automobile l’ha danneggiata,  ed i proprietari, pare,  non abbiano più interesse a  riaprirla. In attesa di una sua futura destinazione,  che  richiede del  tempo, la corsia preferenziale potrebbe passare a fianco dell’edicola, considerato che  la vetrina per il pubblico è posizionata  sul lato interno).

C'è da considerare che sulle due corsie preferenziali, una lato monte e l’altra lato mare, potrebbero passare in futuro anche i  filò sulla direttrice Montesilvano/Pescara/Chieti Scalo, e soprattutto che al capolinea di Marina di Città S. Angelo sia realizzato un parcheggio per le auto, di cui finora poco si è parlato.

Pertanto è bene ricordare che per  migliorare concretamente la qualità della vita di Pescara bisogna intervenire sulla viabilità cittadina, velocizzando il più possibile soprattutto gli spostamenti delle persone all’interno del centro città:  per raggiungere obiettivi concreti in tal senso non si può prescindere da misure che diminuiscano la presenza quotidiana del traffico privato in entrata in città, soprattutto quello proveniente da Montesilvano, per mezzo un sistema di trasporto rapido di massa, in questo caso della filovia.

Perciò, deviare la circolazione stradale  da una zona all’altra non migliora alcunché, anzi disorienta e sconcerta quanti sono in attesa di un piano traffico che esamini e disciplini in modo complessivo tutti i flussi veicolari per mettere in campo misure tese a favorire il più possibile la circolazione delle persone che ricorrono ai mezzi di trasporto pubblico, o a quelli ciclabili, senza impedire l’accesso in città con il mezzo privato a quanti hanno necessità di trasportare materiale pesante, ad uso dei negozi, delle imprese o delle famiglie.                          

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la ZTL vista da Piazza della Repubblica
l'inizio della ZTL
prospettiva: al centro dovrebbero circolare solo gli autobus. I marciapiedi sono stati raddoppiati su entrambi i lati.
c'è anche la solita fontanella...VERAMENTE BELLI E UTILI QUEI SARCOFAGHI IN MARMO SUI LATI DELLA STRADA !


Ma il risultato peggiore si è avuto proprio dove temevamo che ci fosse, cioè sulla rotatoria di via Teramo:



la rotatoria di via Teramo, vista dal collegamento tortuoso realizzato sull'area di Risulta della Stazione Centrale


la somma del traffico automobilistico e di quello dei mezzi di trasporto pubblico ne ha fatto il punto più intasato della città.



Purtroppo questo è il risultato, inaugurato ieri in pompa magna, a fronte di una spesa di 1,5 milioni di euro, che graverà sulle tasche dei cittadini. 
Avremmo voluto fermarlo...La prossima volta ci attiveremo prima...

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(modificato 29 maggio 2014)